Esperienze con teoria 5 elementi

Nei casi in cui dopo alcuni trattamenti ( almeno cinque ), oppure dopo un ciclo completo di trattamenti, Uke manifesta condizioni di squilibrio sui PE ( percorsi energetici ) oppure a livello Zo/Fu ( organo/viscere ), e riferisce di sintomatologie che si ripresentano o che non hanno avuto nessun cambiamento significativo, ci può essere di aiuto, utilizzare il modello interpretativo della Teoria dei 5 elementi. In particolar modo facendo riferimento al “ ciclo di controllo/opposizione“ oppure “ ciclo di generazione/reciproco stimolo “.

La valutazione sull'elemento da ritenersi in quel momento il più interessante da stimolare/trattare, deve essere supportata dal riscontro della condizione dei punti Bo e Yu, dalla zona del corpo interessata da un sintomo, dall'orario e periodo giornaliero in cui il sintomo è più evidente, da un'attenta e rigorosa lettura e interpretazione degli elementi di diagnosi in uso nella MTC.

 

Esempio di un caso
Sono stati eseguiti 12 trattamenti su una signora di 55 anni per disturbi osteo-articolari, dati come problematiche primarie e pertanto con priorità di intervento.

Restava però una condizione di disagio, di cui me ne parlò solo all'ottavo trattamento, consistente in risvegli alle 6 del mattino, accompagnati da un profondo stato di agitazione e prostrazione, controllato con fatica, sinora solo da un farmaco ansiolitico.

Per le valutazioni sopra indicate ho considerato alterato e in condizione di eccesso ( jitsu ) l'elemento M ( Metallo ). Ho deciso dapprima di disperdere l'elemento M mediante la stimolazione dei PE collegati, P - GI.

Successivamente, secondo il ciclo di controllo, decido di tonificare l'elemento Fuoco che è invaso dal Metallo e l'elemento Legno ne che subisce l'opposizione e il contrasto.

Già dopo due trattamenti a distanza di tre giorni l'uno dall'altro, la signora ha avuto un netto miglioramento del sintomo, graduale fino alla scomparsa dopo due settimane. Inizialmente svegliandosi sempre alle ore 6 ma senza agitazione, poi protraendo il sonno fino alle 8 circa, svegliandosi serena.

 

Considerazioni
Trattando l'elemento avente funzione di controllo nei confronti dell'elemento ritenuto alterato, e trattando subito dopo l'elemento che è sotto il controllo dell'elemento alterato, e che si oppone al libero esprimersi dello stesso, si ottiene un immediato riequilibrio dell'elemento alterato e quindi del ciclo di controllo, con conseguente modifica o scomparsa delle sintomatologie correlate.

Se dalla raccolta dati di diagnosi shiatsu, si percepisce l'interessamento di altri elementi correlati con l'elemento alterato, è importante valutare anche il ciclo di generazione ( madre / figlio ), che riferendoci all'esempio sopra descritto dell'elemento M alterato, si oppone all'elemento T ( terra ) e invade l'elemento A ( acqua ).

Il ciclo di controllo e il ciclo di generazione, diventano così i due schemi principali su cui indirizzare il trattamento. Sta alla capacità di diagnosi del terapista shiatsu e ai sintomi specifici manifestati da uke, riuscire a dare una chiave di lettura univoca, al fine di eseguire un trattamento il più efficace possibile per indurre a un cambiamento.

 

 

Esempio :
Elemento alterato in eccesso - F ( fuoco ) - disperdere
Elemento con funzione di controllo - A ( acqua ) - tonificare
Elemento con funzione di opposizione - M ( metallo ) - tonificare

Disperdere elemento F
Tonificare ed equilibrare l' elemento A e l'elemento M

Elemento alterato in deficit - F - tonificare
Elemento con funzione di controllo - A - disperdere
Elemento con funzione di opposizione - M - disperdere


Tonificare elemento F
Disperdere ed equilibrare l'elemento A e l'elemento M

 

Note :
Ho riscontrato un valido contributo al trattamento con l'utilizzo dei rimedi floriterapici ( Fiori di Bach ), in composizione a binario, abbinati a secondo dell'organo o viscere collegato, secondo lo schema di Kramer. In particolar modo ho notato l'efficacia proprio se si utilizza come metodologia, il ciclo di controllo oppure il ciclo di generazione, detto anche di reciproco stimolo.

Creata una condizione di equilibrio tra gli elementi, è necessario valutare le caratteristiche emotive dell'elemento prima alterato, indagare con uke se sono presenti conflitti ancora irrisolti, anche se silenti ed asintomatici, ed agire su quelli mediante rimedio floriterapico in composizione che segue lo schema della “ Comunicazione – Compensazione – Decompensazione “.

Maggio 2000